‘Pronto Soccorso del Veneto hanno bisogno di medici e infermieri, non di stuart e hostess’
‘Le alzate di scudi da parte del presidente Zaia contro il governo, considerato avversario e per questo puntualmente contestato a prescindere dal merito a volte, come nel caso di oggi sulla sanità, risultano utili a marcare una differenza: al contrario di quando nell’Esecutivo c’era lui stesso con la Lega i tagli lineari sono finiti’. Lo dice la senatrice del Pd Laura Puppato in replica al governatore del Veneto .
‘Il taglio di 3 miliardi previsto per la Sanità – continua Laura Puppato – non sarà lineare, dal momento che la stessa ministra Lorenzin ha quantificato in 13 miliardi la perdita per le prescrizioni eccessive e inappropriate e il Parlamento, che ha inserito i costi standard nella riforma Costituzionale, intende far applicare da subito il sacrosanto principio per cui una siringa debba avere lo stesso costo dalla Calabria alla Valle d’Aosta.
Zaia non abbia timori – prosegue Puppato – ma rifletta sulle storture interne al Veneto e su una sanità regionale completamente a macchia di leopardo e di cui non si sta curando. Con 263 milioni di euro di deficit, Verona e, in parte, Venezia costano assai di più della media delle altre province venete. E ci spieghi, Zaia, come giustifica un sistema di hostess e stuart assunti da poco con soldi pubblici per ‘accogliere e ristorare’ i cittadini nei Pronto Soccorso, dove i malati e gli infortunati si aspettano di essere curati da medici e infermieri capaci e non certo intrattenuti dagli animatori’.

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