“Pare strano che un lavoro duro, consapevole e obiettivo come quello svolto dalla commissione d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti, nella quale le forze politiche hanno lavorato per ben due anni in armonia votando finora tutto all’unanimità, abbia visto cadere questa sintonia proprio in occasione dell’approvazione della relazione sul Veneto. Il collega Arrigoni della Lega ha infatti dovuto all’ultimo astenersi, a causa delle pressioni del suo partio. Bella dimostrazione di democrazia, serietà politica ed obiettività da parte del Carroccio”. Lo dice la senatrice Laura Puppato, capogruppo del Pd nella Commissione Ecomafie, eletta in Veneto.

“Tutti i detrattori che oggi si sono espressi – continua Puppato – non contestano i fatti e i dati contenuti nella relazione, neanche quelli più spaventosi che disegnano il sistema ‘malato’ che per quindici anni almeno ha gestito il settore rifiuti all’interno della Regione Veneto. Ma ci si attacca al record della raccolta differenziata per obiettare al quadro complessivo tratteggiato e la cosa fa  sorridere chi, come me, ha sostenuto i primi progetti sperimentali in quel campo, guardati dalla regione con derisione e diffidenza e persino boicottati con un inceneritore approvato a tempo di record a Montebelluna e mai realizzato solo grazie alla mia giunta, e un’altro a Verona , a ‘Ca’ del bue’, per il quale sono stati spesi decine di milioni di euro, senza che mai funzionasse. Insomma in questo settore la Regione si fa bella col lavoro straordinario di alcuni sindaci pionieri, che in consorzio hanno dimostrato all’Italia che ‘Yes, we can’. Plaudo al fatto che oggi una delegazione olandese, domani una del dipartimento di New York e della Francia, vengano a Contarina e al consorzio Treviso 2 e 3 ad imparare. Siamo nella zona best practice in Europa, ma nessun merito va alla Regione del Veneto che se ne appropria per nascondere le proprie immense lacune in tema di ambiente e gestione di rifiuti tossici nocivi e industriali. Insomma gli inquinanti che continuano a fuoriuscire nella laguna di Venezia, i Pfas che vengono rinvenuti grazie al CNR e non alle analisi dell’Arpav, il sistema dei sottofondi stradali realizzati con rifiuti inquinanti grazie alle coperture del dirigente regionale Fiore, di tutto questo invece dovevamo severamente parlare in una relazione sullo stato ambientale del Veneto. E così abbiamo doverosamente fatto – conclude Puppato –  le polemiche stanno a zero”.

 

 

 

 


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