‘Il ministro della Salute intervenga immediatamente per sanare l’incredibile situazione sugli indennizzi agli emotrasfusi’. Lo denuncia la senatrice del Pd Laura Puppato con un’interrogazione alla ministra Lorenzin sottoscritta da altri 18 senatori di Pd, M5S, Fi, Autonomie e Misto.

‘La legge – spiega – prevede un’indennità vitalizia, da corrispondersi ogni bimestre, per coloro che, a seguito di trasfusioni, vaccinazioni obbligatorie o somministrazione di emoderivati, hanno contratto l’epatite HCV e quindi hanno subito un danno, allo stato, irreversibile. Coloro che hanno visto riconosciuto questo diritto dopo il 2001 dovrebbero ricevere questo indennizzo dalle Regioni e non più direttamente dallo Stato,
‘ Alla data di oggi – sottolinea – la situazione relativa all’erogazione dell’indennizzo è molto diversa a seconda della Regione di appartenenza. In particolare: le regioni Abruzzo, Emilia Romagna, Lazio, Liguria e Marche, nelle more di ricevere la refusione dal ministero delle somme anticipate, stanno utilizzando fondi regionali diversi dal fondo sanitario per corrispondere gli indennizzi rivalutati. Tutte le Regioni ad eccezione del Veneto, dell’Abruzzo e della Calabria, stanno erogando l’indennizzo rivalutato al tasso d’interesse programmato (T.I.P) in ottemperanza al disposto di cui alla sentenza n. 293/2011 della Corte Costituzionale. La Regione Veneto e la Regione Abruzzo erogano l’indennizzo rivalutato esclusivamente agli indennizzati che hanno ottenuto una sentenza a proprio favore’.

‘E’ evidente che è in atto una disparità di trattamento – aggiunge – con alcune regioni che hanno scelto di erogare l’indennizzo rivalutato addirittura esclusivamente agli indennizzati che hanno ottenuto una sentenza a proprio favore (la Calabria per mancanza di fondi e il Veneto per ragioni meramente di contrasto politico)’.

 
‘E’ necessario – conclude Puppato – che il Ministro intervenga con la massima sollecitudine sul problema, sollevato dalle Regioni, della mancanza dei fondi per adempiere agli obblighi della legge. Dovrebbe inoltre al fine di evitare disparità di trattamento fra i cittadini, fornire delle indicazioni precise alle Regioni sulle modalità di erogazione/anticipo dell’indennizzo, della rivalutazione dell’indennità integrativa speciale (anche con riferimento agli arretrati), con particolare attenzione alle diverse casistiche in cui si trovano i soggetti indennizzati e alla tempistica dei pagamenti. Provvedendo anche a dare immediato adempimento alle sentenze esecutive di condanna del Ministero stesso per il risarcimento dei danni cagionati da trasfusioni di sangue infetto’.


Ne Parlano