“Sto pagando un prezzo molto alto all’impegno profuso in Parlamento per fermare un emendamento al ddl concorrenza che favoriva le grandi compagnie assicurative, a tutto danno dei cittadini. Ora siamo alle minacce di morte anche contro la mia famiglia e per questo mi difenderò per le vie legali, anche contro le offese e le notizie false”. Lo dice la senatrice del Pd Laura Puppato.

“Con un blitz in Commissione Industria – prosegue Puppato – era stato fatto passare un emendamento che aboliva il tacito rinnovo, non solo nell’Rc auto, ma anche nel ramo danni delle polizze non obbligatorie. Ora questa modifica è stata cancellata alla Camera, dove è stato ripristinato il tacito rinnovo. In sostanza, mi sono accorta che alcune compagnie assicuratrici stavano cercando la soluzione migliore per vincolare per anni i clienti ‘puliti’, liberandosi di quelli scomodi, perché esposti a rischi maggiori o ammalati. Il danno arrecato ai cittadini dall’abolizione del tacito rinnovo nel ramo danni delle polizze non obbligatorie è evidente. Queste polizze sono dei ‘vestiti su misura’ per ciascun cliente e devono poter essere, a scelta del cliente stesso, contratti temporanei, annuali con o senza tacito rinnovo, oppure pluriennali. Invece, si voleva abolire il solo contratto annuale con tacito rinnovo, mentre si mantenevano in corso i contratti decennali, seguendo il principio che un’assicurazione è a accanto al cittadino quando incassa, ma aumenta il premio o scompare quando serve davvero. Cosa accade infatti se il cliente si ammala o si aggrava il rischio e il contratto scade? La compagnia può alzare il premio in modo inverosimile oppure abbandonare il cliente.  E’ questo ciò che chiamiamo liberalizzazione, abbandonare il cliente al suo destino? Ho spiegato ai colleghi deputati la questione, ricorrendo anche al quadro di ciò che avviene nel resto d’Europa, dove il tacito rinnovo è una possibilità offerta, e mi hanno giustamente ascoltata”.

 

Roma, 27 giugno 2017


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