‘Infatti i ventidue milioni di occupati a fronte di oltre 60milioni di abitanti desta particolare attenzione. E’ da qui infatti che inizieremo ad avere inversioni di tendenza se il Governo e il Parlamento sapranno dare le giuste risposte con politiche economiche e del lavoro. Non a caso l’incremento di occupati a giugno 2014 che l’Istat ha fissato in + 78.000 rispetto a quelli di maggio fa comprendere come vi sia una seppur lenta risalita nel più rilevante campo del lavoro. In Germania ben più di una persona su due ha un lavoro retribuito e contribuisce al benessere dello Stato ma in Italia questo dato e’ di poco più di 1 su 3, di qui l’emergenza e la positiva inversione di tendenza registrata. L’altro dato importante è l’incremento degli investimenti aziendali, che significa reinvestire nelle varie efficienze e capacità di competizione aziendali con buona speranza pro futuro ma soprattutto con un temporaneo allentamento dovuto alle attività che si svolgono inevitabilmente anche internamente alle stesse aziende. Ora questi due fattori uniti rendono certamente meno critica la situazione economica. E’ dunque sbagliato – conclude Puppato – guardare solo ad alcuni dati dissociati da altri che non rendono merito allo sforzo italiano in corso’.
‘Vivo di stupore nel vedere che il lupo perde il pelo ma non il vizio. Il lupo in questo caso è la politica cui fa eco l’informazione italiana. Appare chiaro che un trimestre che chiude sostanzialmente senza sussulti positivi in termini di pil possa fornire energia a reazioni negative, ma l’assenza di una valutazione che consideri il vero tema di sofferenza di questo Paese (ovvero la situazione degli investimenti e degli occupati) rende evidente una grave e forse voluta miopia’. Lo dichiara la senatrice del Pd Laura Puppato.