“In questi giorni si celebra il 40esimo anniversario della prima nomina di una donna a ministra, in Italia. Il 29 luglio 1976 Tina Anselmi venne nominata ministra del Lavoro da Andreotti, dopo una gavetta lunga 30 anni…. Ha dato contributi fondamentali come la legge sulla tutela delle madri lavoratrici, con l’astensione obbligatoria per maternità estesa a 5 mesi, quella per la parità tra uomini e donne sul lavoro. E poi la legge sul servizio sanitario nazionale, voluta da ministra della Sanità. Ricordiamo questo anniversario e questa straordinaria figura, in un Paese in cui è ancora presente un sessismo strisciante contro le donne impegnate in politica”. Lo ha detto la senatrice del Pd Laura Puppato nell’aula del Senato.
“Con la sua austerità e la sua onestà – ha proseguito Laura Puppato – è stata poi chiamata, negli anni Ottanta, a presiedere la Commissione d’inchiesta sulla loggia massonica P2, per restituire dignità alle istituzioni infiltrate per un decennio. Per lei, come scrisse, fu l’esperienza più sconvolgente della vita scoprire come il potere delegato dal popolo potesse diventare ‘mera apparenza’. Quando le donne sono impegnate nelle battaglie politiche, le vittorie sono  di tutta la società. Questo è il messaggio che ci ha lasciato e che è ancora attualissimo”.


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