“La Commissione Ambiente, con un solo voto negativo, ha appena approvato una risoluzione che impegna il governo a rivedere il sistema di incentivazione sulla termovalorizzazione, per premiare il reale recupero di energia e considerare la combustione dei rifiuti sempre più residuale nell’ambito dell’economia circolare”. Lo dice la senatrice Laura Puppato, capogruppo del Pd nella Commissione Ecomafie e relatrice al provvedimento.
“La situazione degli impianti di termovalorizzazione in Italia non è omogenea – spiega Laura Puppato – Nell’ambito della revisione delle direttive sui rifiuti, la Commissione Ue raccomanda di raggiungere in questo settore il giusto equilibrio. Nella Penisola siamo lontani dal ‘rifiuto zero’ e dunque le Regioni inadempienti devono dotarsi di impianti di recupero della materia e laddove necessario di smaltimento degli scarti. Tuttavia bisogna rivedere gli incentivi, regolarli meglio sul reale recupero di energia e infine considerare l’obiettivo di medio-lungo periodo previsto da quell’economia circolare che per l’Italia sarà fonte di autonomia e ricchezza. Per questo il riciclo e il riuso dei materiali deve essere il primo punto all’ordine del giorno. In un’ottica di ‘end of waste’ è necessario rivedere la classificazione dei rifiuti speciali: basti pensare che gli oltre 70 milioni di tonnellate di rifiuti da demolizione edilizia potrebbero rientrare in larghissima parte nella filiera dei materiali da recuperare e riciclare, evitando i danni da escavazione devastanti per il paesaggio e le falde. La digestione anaerobica dei rifiuti biodegradabili, per esempio, deve essere preferita nella gerarchia interna allo smaltimento, per il suo più basso impatto ambientale. Sono solo due esempi del margine di miglioramento che abbiamo – conclude Puppato – per chiudere il ciclo dei rifiuti”.


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