E se ín caso di condanna in Cassazione di Silvio Berlusconi il Pdl desse vita ad atti di forza, come le dimissioni di massa, dei suoi parlamentari? «Farneticante e gravissimo. Saremmo all`emergenza democratica». Dai banchi del Pd al Senato, Laura Puppato non usa mezzi termini: «Qualunque sia la sentenza, ci troveremmo di fronte ad una decisione indiscutibile che ha già avuto tre gradi di verifica. Metterla in discussione sarebbe obiettivamente eversivo».
 Però, persino nel Pd, in molti pensano che le sorti del governo siano appese proprio a questa sentenza.
«Esiste il principio della divisione dei poteri che è alla base di tutti gli Stati moderni. Temere che vi siano contraccolpi sul governo per effetto di una sentenza, significherebbe che siamo in una democrazia irrisolta con un problema gravissimo: aggrappare le sorti di un Paese ai destini di una singola persona. Mi sembra semplicemente folle».
Insomma, d`accordo con il suo capogruppo Luigi Zanda?
«Abbiamo espresso con parole diverse gli stessi identici concetti. Il che vuol dire che il Dna del Pd è buono e sano».
Letta è certo che non ci saranno terremoti. Condivide?
«In cuor mio voglio credere che abbia ragione. Ma oggi (ieri, ndr) dovrebbe essere un giorno come tutti gli altri in cui discutere di questioni politiche rilevanti. Invece si parla quasi esclusivamente della sentenza della Cassazione. E` il sintomo che siamo aggrediti da un virus».
Sposetti evoca l`implosione del Pd in caso di condanna di Berlusconi…
«Non conosco le ragioni per le quali ritenga possa avvenire né riesco a comprendere il suo ragionamento. Quanto alla sentenza su Berlusconi sono indifferente ma curiosa per una decisione, finalmente, senza incappare nella prescrizione».

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