"Oggi il Parlamento avrebbe dovuto votare il nuovo cda Rai, voto che invece è stato rinviato di una settimana, al 14 luglio, si spera senza ulteriori slittamenti. Una scelta che ho trovato deludente, non solo per ragioni tecniche, visto che il nuovo cda è in scadenza e la responsabilità del Parlamento è di permettere al nuovo di insediarsi puntualmente, ma soprattutto per ragioni politiche" lo scrive la capogruppo Pd in commissione di Vigilanza Rai Valeria Fedeli in un articolo pubblicato su Prima Comunicazione. "Se vogliamo davvero rilanciare il servizio pubblico radio-televisivo-multimediale - si legge più avanti - non possiamo non considerare centrale il passaggio dell’elezione del cda, non possiamo non legarlo ad una mission culturale ed editoriale, non possiamo non guardare alle figure che devono guidare la Rai con una logica di interesse generale. Perché la Rai come tv pubblica funziona male se spinta a fare interessi politici di parte. Spero allora – ed è un appello a tutte le forze presenti in Parlamento, a tutte e tutti i miei colleghi – che il rinvio serva ad arrivare alla nomina del nuovo cda con scelte di alto profilo mirate a rilanciare la Rai e collegate a obiettivi strategici ed editoriali, nella convinzione che una tv pubblica sia ancora decisiva per il futuro che dovremo vivere insieme come comunità".


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