È evidente che la ripartenza della scuola, nel senso della formazione ma anche della sua valenza sociale, è la questione delle questioni da affrontare con la massima urgenza. Io penso che serva una tregua alle polemiche e sia necessario lavorare tutto insieme, a partire da ciò che stiamo discutendo in Parlamento, per preparare il prossimo anno scolastico che sarà per forza di cose un anno speciale. Per questo propongo che in commissione Cultura si lavori con spirito diverso, si mettano da parte le ostilità e si riparta da quanto è necessario per far ripartire la scuola.
Penso che sia indispensabile un insegnante ogni 10 bambini. Servono più aule, circa il triplo delle attuali, anche fuori dagli attuali edifici scolastici.
Ci vogliono risorse ai comuni e piani per i trasporti.
Questi obiettivi sono raggiungibili con un piani straordinari di assunzioni per un anno, una cabina di regia e una grande valorizzazione delle autonomie, tanto scolastica che delle autonomie locali.
Mettiamo nella legge le condizioni per questo anno straordinario e discutiamo delle modalità del concorso solo dopo che avremo garantito la ripartenza della scuola”. Così Roberto Rampi, senatore del Pd che sta seguendo l’iter del Dl Scuola in commissione Cultura a Palazzo Madama.


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