“Il Consiglio d’Europa è il luogo del confronto. La sua forza è che Paesi diversi siedono insieme nella stessa Assemblea con i rappresentanti dei loro popoli. L’uscita della Russia avrebbe voluto dire abbandonare al loro destino i suoi cittadini e chi in quel Paese lotta per i diritti umani. Noi crediamo che insieme i Paesi possono aumentare la qualità della loro democrazia. Come sta succedendo a Istanbul, come è successo in molti altri Paesi. Non sanzionato, privando dei diritti di voto, o buttandoli fuori ma con un continuo confronto e dialogo. Da oggi con i colleghi russi seduti accanto a noi possiamo discutere anche di quel che riteniamo debba cambiare nel loro Paese come nel nostro”. Lo ha dichiarato al Consiglio d’Europa il senatore del PD Roberto Rampi.


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