“Oggi tante DONNE e uomini che desiderano insegnare sono stati sottoposti a una selezione ridicola e inutile, mnemonica, nozionistica, a crocette, umiliante, che ha falcidiato centinaia di possibili risorse per il Paese con un metro che è meno sensato dell’estrazione a sorte. I dubbi che avevano ora sono certezze certificate, di cui occorrerà tenere conto nella riforma che il GOVERNO sta per varare. Di certo non possiamo continuare così. A loro vanno le mie personali scuse. E rafforzano il compito di dare al Paese un sistema di formazione iniziale degli insegnanti e immissione in ruolo adeguata alla funzione primaria che il compito educativo comporta”. Così in un nota il capogruppo PD in commissione istruzione Roberto Rampi.
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