“Ricordare Paolo Borsellino e gli agenti della scorta: Agostino Catalano ,Emanuela Loi Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina significa fare della ricerca di verità la nostra responsabilità e il nostro impegno. In questo anniversario il mio pensiero è rivolto ai tanti familiari di vittime di mafie, al loro impegno instancabile per chiedere verità e giustizia”. Lo afferma in una nota la senatrice Vincenza Rando, responsabile legalità, trasparenza e contrasto alle mafie della Segreteria Nazionale del Partito Democratico. “Onorare Borsellino e gli agenti della scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina, significa ascoltare e accogliere le loro richieste”, aggiunge, “tanti familiari ci raccontano di come alcune norme o la difficoltosa applicazione delle stesse abbia mortificato il difficile percorso che già hanno dovuto affrontare famiglie in cui la violenza mafiosa ha creato lacerazioni profonde e insanabili”. “Ritengo”, continua Rando, “che sia una priorità modificare il senso stesso delle misure previste a favore delle vittime, in quanto ad oggi vengono definite ‘benefici’, mentre sarebbe giusto e culturalmente opportuno definirle ‘diritti’. Il Governo si impegni a dare loro delle risposte su alcuni punti: che sia riconosciuto lo status di ‘Vittima di mafia’ anche alle persone che hanno perso la vita a causa di eventi delittuosi di stampo mafioso in data antecedente al 1 gennaio 1961 e per le quali ricorrano i presupposti per il riconoscimento medesimo; che sia riconosciuta l’equiparazione delle vittime del dovere e delle mafie alle vittime del terrorismo, al fine di evitare ulteriori disparità tra le vittime in base alla tipologia dell’evento delittuoso”. “È inoltre urgente”, conclude la senatrice Rando, “che si ponga la giusta attenzione alle persone vittime di mafie, al loro dolore, alle loro storie che sono la storia del nostro Paese. E non possono restare inascoltate”.


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