“Che arroganza, uno atto ingiustificabile, vero schiaffo al galateo istituzionale. Che tra il ministro Nordio e l’Autorità anticorruzione non scorra buon sangue è chiaro e tutto fa pensare che dietro la decisione del ministro si nasconda l’insofferenza verso le ripetute osservazioni dell’Anac su alcuni provvedimenti vedi codice appalti, Ponte di Messina e abuso d’ufficio. In ogni caso, al di là che il Governo non aveva alcun obbligo verso l’Autorità nella scelta della delegazione, certamente non fa una bella figura al vertice internazionale. Con i fatti dichiara che si vuole combattere la corruzione, ma facendo a meno o cacciando l’Anac”. Lo dice la senatrice del Pd Enza Rando, responsabile Contrasto alle mafie, Legalità e trasparenza nella segreteria nazionale Pd.
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