“L’arresto di Paolo Bellini conferma la pericolosità della ‘primula nera del terrorismo neofascista’, un killer mafioso che ebbe rapporti con Cosa nostra e la ‘Ndrangheta, divenne killer mafioso e nello stesso tempo uomo dei servizi. Sulla figura di Paolo Bellini non si è ancora fatta piena luce e se da un lato si è scritta una prima pagina di verità sulla vicenda giudiziaria ( sentenza di primo grado ) grazie al lavoro incessante della Procura di Bologna, sono ancora tanti gli angoli in ombra sulla verità storica per tentare di svelare il livello politico-istituzionale dietro alla strage”. Lo dichiara in una nota la senatrice Vincenza RANDO, responsabile Legalità, Trasparenza e Contrasto alle mafie della Segreteria Nazionale del Partito Democratico che aggiunge: “Quello che è successo il 2 agosto alla Stazione di Bologna, non riguarda solo la città ma l’intero Paese e continuare a cercare la verità è una questione di democrazia. Lo dobbiamo ai familiari delle vittime ed alla tenacia dell’Associazione che li rappresenta. E’ un impegno che dovrà vedere coinvolta, ancora una volta, la commissione antimafia da poco insediata”, conclude la senatrice RANDO.
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