«Il rapporto sulla giustizia minorile e gli Istituti Penali per Minorenni diramato da Antigone ha evidenziato chiaramente gli effetti devastanti del Decreto Caivano, già manifestatisi a solo un anno dalla sua entrata in vigore: a fronte di una sostanziale stabilità del numero di reati minorili, si riscontra un’impennata di ingressi negli IPM, in larghissima parte determinata da inasprimento delle pene e possibilità di disporre di custodia cautelare per i ragazzi anche per reati di lieve entità».
Così in una nota la Senatrice Vincenza Rando, responsabile della legalità e della lotta alle mafie nella segreteria nazionale del Partito Democratico.
«Serve un cambiamento culturale rispetto alle iniziative messe in campo dal Governo, passare cioè dalla prospettiva repressiva ad un approccio che metta al centro il contrasto del disagio giovanile e gli investimenti sull’educazione e sulla formazione» ha continuato Rando. «In commissione Antimafia abbiamo avviato i lavori del comitato minori partendo dagli stessi presupposti, puntando a costruire un orizzonte legislativo che sostenga i ragazzi e le ragazze che vogliono affrancarsi dai sistemi criminali» ha concluso la Senatrice, che è anche coordinatrice del Comitato Minori della commissione bicamerale Antimafia.


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