“Il giudizio espresso dalla Corte di Cassazione sul cosiddetto ‘decreto sicurezza’ rappresenta una vera e propria bocciatura politica e giuridica. È la conferma, autorevole e definitiva, di quanto abbiamo sostenuto in Parlamento: ci troviamo di fronte a un provvedimento scritto male, sbagliato nei contenuti e lontano dai principi costituzionali.”
Lo dichiara la senatrice Enza Rando, responsabile Legalità del Partito Democratico, commentando la dura relazione della Cassazione che evidenzia numerose criticità nel testo varato dal Governo.
“Le osservazioni della Suprema Corte sono inequivocabili – prosegue la senatrice – : ci sono gravi profili di illegittimità, contraddizioni normative e almeno trenta punti critici, molti dei quali riguardano misure pensate per ostacolare il diritto al dissenso, limitare la partecipazione democratica e comprimere libertà fondamentali.”
“La verità è che questo Governo si ostina a portare avanti, per motivi ideologici e propagandistici, norme divisive. Ha ignorato gli appelli delle opposizioni, dei giuristi, delle associazioni e del terzo settore, che avevano da tempo segnalato i pericoli di questo decreto. Serve un atto di serietà – conclude Rando – il provvedimento venga ritirato e si apra finalmente un confronto parlamentare vero, costruttivo, rispettoso dei diritti e dei valori su cui si fonda la nostra Repubblica.”