“Il XXI Rapporto di Antigone sulle condizioni di detenzione in Italia evidenzia criticità crescenti negli Istituti Penali per Minorenni (IPM), richiamando l’attenzione delle istituzioni su una realtà spesso trascurata. È inaccettabile che quasi 500 minori e giovani adulti siano detenuti in strutture sovraffollate e inadatte al loro percorso rieducativo. Il decreto Caivano, anziché offrire soluzioni efficaci, ha contribuito a un aumento delle presenze negli IPM, aggravando le problematiche esistenti.” Così in una nota la sen. Enza Rando, responsabile della legalità nella segreteria nazionale del Partito Democratico e coordinatrice del Comitato protezione dei minori della Commissione Parlamentare Antimafia.
“La carenza di programmi formativi e di supporto psicologico ed educativo adeguato compromette seriamente le possibilità di reintegrazione sociale dei giovani detenuti. È fondamentale investire in percorsi alternativi alla detenzione che favoriscano la crescita, il recupero e il reinserimento dei minori” continua la senatrice.
“Chiediamo al Governo un impegno concreto per riformare il sistema della giustizia minorile, garantendo condizioni dignitose e opportunità reali di riscatto per ragazze e ragazzi. La detenzione deve essere l’ultima opzione, non la risposta predefinita. Il Comitato protezione dei minori che coordino in Commissione Antimafia rivolgerà un’attenzione particolare agli Istituti minorili e ha già avviato le relative audizioni” conclude Rando.


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