“Ho avuto modo di conoscere da vicino
Santo Della Volpe quando assunse la guida di Libera
Informazione, raccogliendo il testimone lasciato da Roberto
Morrione. Gia’ in precedenza ne avevo apprezzato il rigore
professionale, in particolare negli anni delle stragi di mafia,
quando, inviato in Sicilia per conto del Tg3, documentava con
coraggio e lucidità l’ascesa dei corleonesi e il loro feroce
attacco contro lo Stato. Nel tempo della nostra collaborazione
all’interno di Libera ho potuto apprezzarne anche la profonda
passione civile. Una passione che lo ha portato a scegliere
l’impegno diretto accanto alla rete di associazioni antimafia,
per contribuire a una battaglia culturale e democratica che
ancora oggi interpella ciascuno di noi”. A dirlo e’ la senatrice
PD Enza Rando, a dieci anni dalla scomparsa del giornalista
Santo Della Volpe.
“Tra i suoi tanti meriti – prosegue – voglio ricordare anche
l’impegno pionieristico contro le querele temerarie: un tema
allora poco discusso, ma che grazie al lavoro di Libera
Informazione, prima con Roberto Morrione e poi con lui, ha
cominciato a ricevere l’attenzione che merita. I due convegni
organizzati alla Fnsi, di cui Della Volpe era diventato
presidente poco prima della sua scomparsa, furono tra i primi
momenti di consapevolezza collettiva su un fronte essenziale per
la liberta’ di stampa e la tutela del giornalismo d’inchiesta.
Rendiamo omaggio a un giornalista esemplare, che ha saputo unire
il rigore dell’informazione alla passione dell’impegno civile.
Un giornalista coraggioso – conclude la senatrice dem – che ha
onorato l’etica dell’informazione. Il suo lascito continua a
essere un punto di riferimento prezioso per chi ogni giorno
sceglie di stare dalla parte della verita’, della legalita’ e
della giustizia”.