“Il sequestro e la confisca dei beni sono strumenti fondamentali per contrastare la criminalità organizzata: oggi in Senato durante la discussione degli emendamenti sul DDL Nordio ho ribadito la necessità di non indebolire né intaccare la nostra normativa antimafia, che comprende anche misure di prevenzione patrimoniale. Non possiamo infatti dimenticare la genesi della legge Rognoni-La Torre, che dovrebbe essere orgoglio del nostro Parlamento, provvedimento di portata straordinaria per la lotta alla criminalità organizzata e ottenuta grazie al sacrificio di tanti”. Così in una nota la senatrice Vincenza Rando, responsabile legalità e lotta alle mafie della segreteria nazionale del Partito Democratico.
“Accogliamo anche il grido del procuratore Caselli e dello storico Ciconte, che in questi giorni sono intervenuti riferendosi al caso Cavallotti: la Corte Europea per i Diritti dell’Uomo sarà chiamata a occuparsene a breve, e ci auguriamo tenga conto dell’origine legislativa italiana dei provvedimenti di confisca dei beni, che non corrono sullo stesso binario delle sentenze penali, e ne sostenga l’azione anche in Europa” ha concluso Enza Rando