“Le notizie che arrivano dall’Istituto penale per i minorenni di Nisida sono sconvolgenti. Se confermate, ci troveremmo di fronte a una violazione intollerabile della dignità e dei diritti di un ragazzo detenuto, affidato alla custodia dello Stato. Un fatto di una gravità estrema, che impone non solo un rigoroso accertamento giudiziario, ma anche una riflessione profonda sulle condizioni in cui vivono i minori privati della libertà. Lo Stato ha un dovere assoluto e non negoziabile: proteggere, tutelare e garantire l’integrità fisica e psicologica di ogni minore che si trovi, per qualsiasi ragione, sotto la sua responsabilità. Un istituto minorile non può trasformarsi in un luogo di ulteriore violenza. È necessario che il Ministero della Giustizia continui a vigilare con il massimo rigore e che vengano adottate tutte le misure necessarie per prevenire simili abusi. Bene ha fatto il capo del Dipartimento di giustizia minorile Antonio Sangermano a chiedere rigore nella risposta dello Stato, come comitato minori in commissione Antimafia affronteremo la questione, è un fatto grave che non può essere sottovalutato”. Lo dichiara la senatrice Enza Rando, responsabile Legalità e lotta alle mafie del Pd e coordinatrice del comitato minori in commissione Antimafia.
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