“Oggi sono intervenuta in Aula per denunciare il grave ritardo del Ministero dell’Interno nel rispondere alla mia interrogazione, presentata ormai oltre due anni fa, in merito al mancato riconoscimento della cosiddetta fascia A alla Questura di Modena. Una scelta che avrebbe garantito un rafforzamento indispensabile in termini di organico, professionalità e dotazioni, ma che il Governo continua colpevolmente a ignorare.”
Lo dichiara la senatrice modenese del Partito Democratico Enza Rando, che ha chiesto in Aula che il Ministro Piantedosi riferisca con urgenza sulla vicenda.
“Modena – prosegue Rando – è un territorio trainante per l’economia nazionale, con un tessuto imprenditoriale e sociale vivace, ma anche esposto a tensioni crescenti, rischi di infiltrazioni e una domanda sempre più forte di sicurezza. Il personale in servizio oggi nella provincia fa riferimento a una pianta organica ferma a parametri del 1989, del tutto inadeguata rispetto ai bisogni attuali.”
“Il Consiglio comunale di Modena – ricorda la senatrice dem – ha approvato tre mozioni, nel 2020, 2022 e una pochi giorni fa, per chiedere con forza questo riconoscimento. Una petizione ha raccolto migliaia di firme, le organizzazioni sindacali, come il SILP CGIL, hanno espresso delusione per gli impegni disattesi. È una richiesta sostenuta da tutto il territorio, anche trasversalmente dalle forze politiche locali.”
“Eppure – incalza Rando – il Governo ha scelto di non ascoltare. Con il decreto-legge 44 del 2023 sono state elevate di fascia diverse Questure ma Modena è stata ignorata, nonostante le evidenze. Nel frattempo aumentano i problemi di criminalità, crescono le esigenze di presidio del territorio, sale la preoccupazione dei cittadini.”
“Per queste ragioni – conclude Rando – chiedo che il Ministro Piantedosi venga in Aula a fornire risposte certe e immediate. Non si può più attendere. Riconoscere alla Questura di Modena il passaggio in fascia A significa dare strumenti concreti per tutelare la sicurezza, la legalità e la qualità della vita dei nostri cittadini.”