“La proposta del Ministro Salvini di imputare i minori di anni 14 è superficiale, una proposta che aggira il problema ma non lo risolve. E certamente la soluzione non passa attraverso il carcere, la repressione e la politica del pugno duro. E’ necessario investire per realizzare politiche educative strutturali, intervenendo sul contesto sociale, sulla grave dispersione scolastica, sulla povertà educativa, su un sistema di consumo che propone a ogni livello modelli di forza, di possesso, di supremazia”, lo dichiara in una nota la senatrice Vincenza Rando, responsabile legalità, trasparenza e contrasto alle mafie della Segreteria Nazionale del Partito Democratico, che aggiunge: “servono assistenti sociali, insegnanti, maestri e maestre, spazi educativi sociali, luoghi culturali. La scuola, per quella che è la sua parte, e la famiglia, sono i principali responsabili di un cammino educativo ma non possono essere i soli. Chiudere i ragazzi dietro le sbarre senza il bisogno e la necessità di investimenti seri programmatici su politiche sociali, su una città educativa è una scelta destinata al fallimento”, conclude la senatrice Rando.
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