“Da più di due anni, quando ho presentato un’interrogazione parlamentare, attendiamo risposta dai Ministri competenti sulla scomparsa di Daouda Diane. Il giovane, originario della Costa d’Avorio e residente ad Agata, nel ragusano, è scomparso nel pomeriggio del 2 luglio 2022. Secondo le ricostruzioni giornalistiche, lavorava in nero per la ditta SGV Calcestruzzi di Acate. Poche ore prima di sparire, aveva girato e inviato due video in cui denunciava le gravi condizioni in cui era costretto a lavorare: nessuna protezione, solo vecchie cuffie e una mascherina, intento a pulire da solo una betoniera con un martello pneumatico.”
Così in una nota la senatrice siciliana Enza Rando, responsabile della legalità, della trasparenza e del contrasto alle mafie nella segreteria nazionale del Partito Democratico.
“Da quel pomeriggio di 2 anni fa non abbiamo più avuto notizie. Il caso di Daouda Diane ha scosso profondamente la comunità locale e attivato una forte mobilitazione della società civile, dalle associazioni della rete di Libera alla CGIL, fino alla Caritas e ad Emergency. Ma lo Stato non può restare in silenzio: serve verità per Daouda e risposte concrete contro il caporalato e lo sfruttamento” conclude Rando.