“Dopo i gravissimi tagli in finanziaria, ci aspettavamo una legge che finalmente facesse giustizia al settore culturale, cioè il bene comune, il tesoro dell’anima di ogni popolo, prevedendo quei finanziamenti necessari per dare risposte ai territori. E invece niente. Zero risorse, che significa zero risposte.”
Lo ha dichiarato la senatrice Enza Rando, della segreteria nazionale del Partito Democratico e membro della Commissione Cultura del Senato, intervenendo in Aula sul decreto Cultura.

“Se c’è una cosa che manca a questo decreto è la capacità di costruire una visione per il settore culturale italiano, uno dei più importanti per il nostro Paese. Si tratta di un insieme di micro misure non organiche, senza un disegno complessivo, finanziate con risorse di riserva e destinate a esaurirsi nel giro di due anni”, ha aggiunto.

“Il Governo ha persino scelto di intitolare questo provvedimento ad Adriano Olivetti, ma senza dare seguito alla sua visione illuminata della cultura come strumento di crescita collettiva. Almeno togliete il suo nome da questo decreto: fatelo per rispetto della sua memoria e del suo impegno”, ha concluso Rando.


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