“La proposta di Forza Italia di intervenire e limitare le misure di prevenzione contro le mafie è da rispedire al mittente. E’ un disegno di legge allarmante, che mette in discussione decenni di lotta alla mafie, il lavoro della magistratura e delle forze di polizia per individuare i beni frutto degli affari sporchi della criminalità organizzata e il lavoro di associazioni ed enti pubblici per restituire davvero quei beni alla cittadinanza, trasformandoli in realtà produttive che offrono lavoro pulito e rafforzano il tessuto sociale ed economico dei territori”. Lo dice la senatrice Enza Rando, responsabile Contrasto alle mafie, Legalità e Trasparenza nella segreteria nazionale del Pd.
“La legge sui beni confiscati – prosegue Rando – ha permesso alle varie articolazioni dello Stato di arrivare prima che i mafiosi mettono in sicurezza i loro patrimoni, grazie agli strumenti a garanzia della procedura di prevenzione che devono essere rafforzati e non indeboliti o cancellati, soprattutto davanti ad una criminalità organizzata che è sempre più una criminalità economica. E’ ancora più preoccupante – prosegue Rando – che tale proposta arrivi da una forza politica dell’attuale maggioranza di Governo che a parole ha sempre ribadito quale prioritaria la lotta alle mafie e alla corruzione, ma che nei fatti continua a dimostrare il contrario”.


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