“La sentenza del Consiglio di Stato dei giorni scorsi inizia a scrivere una pagina giusta sulla tormentata vicenda giudiziaria del procuratore Marco Mescolini, annullando il provvedimento di trasferimento dal distretto giudiziario di Bologna voluto dal Csm”. Lo afferma la senatrice Enza RANDO, responsabile Legalità e lotta alla mafia del Partito Democratico, commentando la sentenza con la quale il Consiglio di Stato ha annullato il provvedimento emesso dal Csm che dispose il trasferimento del magistrato al di fuori del distretto giudiziario di Bologna per incompatibilità ambientale, causata dal clamore suscitato dal suo scambio di chat con l’ex magistrato Luca Palamara e dall’esposto al Csm di quattro pm reggiane. “Il Consiglio di Stato – sottolinea la senatrice Pd – ha usato parole dure contro il Csm, parlando di ‘vulnus non giustificato e sproporzionato’ creato a Mescolini, ‘al di fuori delle garanzie anche costituzionali che fondano indipendenza e autonomia della magistratura’. Marco Mescolini, insieme alla PM Beatrice Ronchi, è stato il pubblico ministero dell’inchiesta ‘Aemilia’, il più grande processo nella storia italiana contro la ‘ndrangheta del nord”. “Tutti ricordiamo – prosegue ancora la senatrice Pd – come nasce questa vicenda, il ruolo che l’ex presidente del consiglio comunale di Parma Bernini ebbe con le sue calunnie contro i magistrati. Lo stesso Bernini il cui reato di voto di scambio fu prescritto. Questa sentenza – conclude Enza RANDO – è il primo passo per ricostruire la verità giudiziaria sul lavoro d’inchiesta contro la criminalità organizzata del giudice Mescolini e rendere giustizia al suo coraggio”.


Ne Parlano