“La strage di via dei Georgofili fu un atto di violenza e disumanità contro la cultura, la bellezza e la democrazia. Una strage in cui morirono per lo scoppio di un’autobomba di Cosa Nostra Fabrizio Nencioni, la moglie Angela Fiume, le figlie Caterina e Nadia e lo studente Dario Capolicchio. Oggi, a 32 anni di distanza, il nostro dovere è ricordare le vittime e sostenere chi continua a chiedere giustizia, senza accettare zone d’ombra.”

Così in una nota la senatrice Enza Rando, responsabile della legalità e del contrasto alle mafie nella segreteria nazionale del Partito Democratico.

“Non possiamo fermarci a una memoria rituale: serve verità piena su mandanti, complicità e silenzi. Le istituzioni devono restare al fianco dei familiari delle vittime, perché solo così si onora davvero il loro dolore e il loro coraggio” conclude Rando.


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