“Limitare o ridurre l’uso dell’intercettazioni significa mettere in ginocchio l’attività di indagini di magistrati e forze dell’ordine. La storia del nostro paese dimostra che anche grazie all’uso delle intercettazioni ambientali, telefoniche e telematiche sono stati individuati reati di mafia e di corruzione che hanno avvelenato il tessuto economico del territorio, da Nord a Sud. La strada intrapresa dal Governo, ed in particolare dal Ministro Nordio, è pericolosa e sbagliata. Le mafie sono ancora forti, si rigenerano in continuazione, cambiano le loro modalità di fare affari e colpire uno dei gli strumenti necessari per riconoscerle significa nei fatti un arretramento nella lotta alla criminalità organizzata e alla corruzione. Un arretramento che non possiamo permetterci”. Così la senatrice del Pd Enza Rando.

 

 


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