“Non basta una Giornata del formatore
per nascondere le gravi responsabilità che questo Governo e
questa maggioranza hanno sulla crisi del nostro sistema
scolastico. Siamo a tre mesi dalla discussione in Parlamento
della legge di bilancio, ma le premesse sembrano essere
decisamente preoccupanti. Anche quest’anno, come avvenuto nel
2023, sembra chiaro che la questione della scuola e della
formazione rimarrà esclusa dai finanziamenti del Governo”. Lo ha
detto la senatrice del Pd, Enza Rando, annunciando in Aula
l’astensione del gruppo sul disegno di legge che istituisce la
Giornata del formatore.
“Formazione ed educazione non sono la stessa cosa, è
evidente, ma senza dubbio l’educazione è il concetto universale
che questo Parlamento deve difendere e valorizzare. Tutta la
comunità educante rappresenta forse il pilastro fondamentale per
il nostro Paese, il punto di partenza per costruire il futuro
dell’Italia – prosegue – Un pilastro che questo Governo e la
maggioranza parlamentare stanno mettendo in crisi. Sin
dall’inizio avete ignorato i problemi che riguardano le nostre
scuole, le nostre università e i luoghi della formazione. I
continui tagli all’istruzione rischiano di produrre conseguenze
drammatiche per un insegnamento di qualità e forgiato sul
principio dell’eguaglianza tra i territori”. Quindi ha concluso:
“Noi continueremo a batterci per un insegnamento di qualità, per
superare il precariato dei docenti e per migliorare i contratti.
Per chiedere nuovi fondi per le nostre Università e soprattutto
per evitare che con l’autonomia differenziata si possa minare la
qualità dell’istruzione in Italia”.