“I tagli alla scuola pubblica previsti dall’articolo 110 della legge finanziaria sono i più consistenti da 15 anni a questa parte: circa 8000 posti di lavoro, 88 milioni di euro per il 2025 e 267 milioni di euro dal 2026. Non si può pensare che non incideranno negativamente sul sistema scolastico, sulla formazione delle classi e sull’avvio delle lezioni”.
Lo ha detto la senatrice Enza Rando, della segreteria nazionale del Partito Democratico, intervenendo durante il Question Time in Senato rivolto al Ministro Valditara.
“Le risorse previste dalla manovra del governo sono insufficienti e inadeguate a sostenere rinnovi di contratto, innalzamenti di retribuzione e progressioni di carriera, e non vi è alcuna certezza per quanto riguarda i e le docenti di sostegno, il diritto allo studio e il contrasto alla dispersione scolastica” ha continuato Rando.
“Questi problemi sono dentro un disegno più ampio di questa maggioranza, che sembra rivolto a sottrarre centralità all’istruzione pubblica. La scuola non è un conto corrente da cui fare cassa per risanare il Paese – ha concluso Rando -. Così viene meno un pilastro fondamentale in grado di cementare una cittadinanza consapevole”.


Ne Parlano