“Oggi ricordiamo il coraggio e l’impegno civile del giudice Cesare Terranova e del maresciallo Lenin Mancuso, assassinati dalla mafia il 25 settembre di 45 anni fa a Palermo, in via De Amicis. Il lavoro inquirente di Terranova ha segnato la svolta nella lotta alla mafia siciliana. Durante la sua attivita’ di giudice istruttore a Palermo, Terranova ha intercettato e indagato il cambiamento che la mafia stava subendo nel suo divenire da criminalità agricola a imprenditrice, espandendo il proprio raggio di azione. Un lavoro che ha condotto anche da parlamentare della Repubblica e componente della commissione Antimafia, redigendo insieme a Pio La Torre la relazione di minoranza. Cesare Terranova e Pio la Torre furono i primi ad intuire che le mafie si combattono togliendo loro i beni che sono frutto di illecita accumulazione economica, con l’introduzione del sequestro e della confisca dei beni, e ancora prevedendo il reato di associazione mafiosa, strumento che ancora oggi ci consente di combattere le vecchi e nuove organizzazioni mafiose. Il suo impegno, al pari di quello del suo agente di scorta Lenin Mancuso, rappresenta ancora oggi un esempio nella lotta alla criminalità organizzata”. Lo afferma in una nota la senatrice Enza Rando, responsabile Legalità e Lotta alle mafie del Partito Democratico.
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