«Un Corpo militare come la Finanza trattato come fosse una partecipata, come fosse la Rai. Il capo della Polizia messo alla porta un anno e mezzo prima della scadenza naturale del suo mandato. Un mercanteggiare indegno», dice Enza Rando, senatrice del Pd e responsabile Legalità nella segreteria di Elly Schlein, una lunga esperienza nell`associazione Libera, da vice di don Ciotti.
Le spartizioni in politica si sono sempre fatte. Stavolta toccano la Finanza, in un baratto anomalo col capo della Polizia…
«Qui non si tratta di grandi manager, di un ad che può anche rispondere alla mission che indica un governo. Quando si parla di Polizia e di Finanza si affronta la sicurezza del Paese, il contrasto alle mafie, la lotta all`evasione. Ha prevalso la logica delle bandierine, del bilancino fra i partiti della maggioranza, che apre un vulnus istituzionale gravissimo, visto l`allontanamento anzitempo del capo della Polizia. È stata una lottizzazione tout court. Al di là delle personalità scelte, parlo delle modalità di selezione».
Un braccio di ferro con la Lega, sulla Finanza, vinto da Meloni.
«Una scelta che non è stata fatta sui curricula, per questo siamo molto preoccupati. Anche per il messaggio che mandano al Paese. Questo è un governo che non parla di evasione fiscale. Preferisce dire: aumentiamo il tetto del contante. O criticare l`utilizzo del Pos. Tutte strizzate d`occhio a chi evade. Il sottotesto è chiarissimo. E ne va dei conti del Paese, ma anche del segnale culturale che si manda. Chi non paga le tasse, dal nostro punto di vista, non è una persona perbene. Ma queste parole nel vocabolario del governo non ci sono. Per non parlare di una lotta seria alla criminalità organizzata».
C`è stato l`arresto di Messina Denaro.
«Ma mica l`hanno arrestato loro, quelli del governo. Vanno ringraziate le forze dell`ordine, per un risultato importantissimo. Ma vorrei sottolineare un altro aspetto: ad otto mesi dall`avvio della legislatura manca ancora la commissione Antimafia. Il motivo è sempre quello: non hanno deciso chi accontentare. Io in teoria ne farei parte, ma non sono mai stata convocata. Eppure è una commissione essenziale, anche per il vaglio dei candidati alle elezioni. Invece la maggioranza preferisce intanto depotenziare le intercettazioni, uno strumento d`indagine fondamentale».
Che ne pensa il Pd del nuovo capo della Polizia, Pisani?
«Non entro nel merito delle persone, ma oltre all`anomala e grave rimozione, il capo della Polizia uscente, Lamberto Giannini, è stato retrocesso a prefetto».
Ha pagato scotto per essere stato vicino a Franco Gabrielli?
«Forse sì. Mi è sembrata una mortificazione. Anche perché stiamo parlando di una persona di riconosciuta autorevolezza».
Per decidere il prefetto di Roma ci hanno messo due mesi.
«Mentre in città si è tornati a sparare. È evidente che a Roma oggi c`è una guerra fra bande, fra cosche. L`assenza di un prefetto per così tanto tempo rischia di passare per un`assenza dello Stato. Sono segnali che i delinquenti sanno cogliere bene».


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