“Libero ovviamente di esprimere le proprie opinioni, Marino ha però il dovere di non infangare il Pd e di non dire bugie. Tra le tante ricostruzioni fantasiose c’è pure quella sulle sue dimissioni da senatore che, al contrario di quel che afferma, sono state votate il 22 maggio 2013, appena 4 giorni prima delle elezioni amministrative”. Così il senatore del Pd Raffaele Ranucci che poi continua: “Marino, nel 2013, ha voluto candidarsi come sindaco di Roma perché non riuscì a fare né il ministro né il presidente del Senato e usò Roma come ripiego. Purtroppo i romani ne hanno pagato le conseguenze e ora sono stanchi dei suoi deliri, vogliono solo dimenticare la sua gestione e guardare avanti”.