‘Anche sulle vele della nautica italiana soffia il vento del cambiamento del governo Renzi’.
E’ quanto affermano i senatori del Partito democratico Raffaele Ranucci, relatore sul provvedimento a Palazzo Madama, e il capogruppo in Commissione Lavori pubblici, infrastrutture e trasporti Marco Filippi.
‘Con l’approvazione della legge delega sulla nautica – sottolineano gli esponenti pd – dopo anni in cui un settore così importante per l’economia del nostro Paese è stato messo all’angolo, finalmente gli viene riconosciuta la sua importanza per lo sviluppo economico e il contributo alla crescita del Pil. Si tratta di due tipologie di intervento. Con la prima si colmano le vistose lacune della stesura originaria del 2005, con la seconda si provvede a un aggiornamento necessario e conseguente allo sviluppo di questi dieci anni di nautica. Per rilanciare il mercato sono previsti la semplificazione degli adempimenti a carico dei diportisti, la destinazione d’uso per la nautica minore delle strutture demaniali che presentino caratteristiche idonee per essere utilizzate quale ricovero a secco di piccole unità, la regolamentazione dell’attività di locazione dei natanti – oggi rimessa a una moltitudine di ordinanze locali – e la verifica delle procedure di Port State Control, attualmente penalizzanti per l’incoming estero. I piani formativi scolastici si schiudono alla cultura del mare e all’educazione marinara’.
‘Continueremo nel nostro impegno sia per il leasing nautico che per il prolungamento al 2016 dell’Iva agevolata per i marina resort. Ci auguriamo anche il superamento definitivo della tassa di ancoraggio – concludono Ranucci e Filippi – Sono stati sgomberati pregiudizi e luoghi comuni per cui la nautica non è un privilegio per ricchi ma un sistema del made in Italy da 2,4 miliardi di fatturato, 16500 addetti che con gli indiretti arrivano a 80mila’.

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