“Non sembrano sopite le tentazioni che registriamo anche nel nostro
paese, riguardo la possibilità di instaurare relazioni differenziate nazionali con gli
Usa”. Lo ha detto la senatrice Tatjana Rojc (PD) oggi all’audizione di Mario Draghi al
Senato, dinanzi alle Commissioni bilancio, attività produttive e politiche della Ue, di
Montecitorio e Palazzo Madama sul tema della competitività.
In merito al rapporto con la Cina, Rojc ha evidenziato che “la leadership cinese
continua a perseguire una politica espansionistica nei paesi europei, nei Balcani, in
Africa e ovunque si aprano opportunità per l’applicazione del cosiddetto soft power” e
che “la dipendenza europea sul piano tecnologico non pare superabile nei tempi brevi”.
Di qui l’interrogativo sulle “azioni da porre in atto già dal prossimo futuro per
equilibrare le pressioni delle due superpotenze economiche”.
Ragionando sulla politica dazi del presidente Trump, la senatrice ha posto il problema
“se il sistema economico e finanziario americano sia altrettanto pronto a seguire una
dottrina neo-mercantilista che alza barriere tra le due sponde dell’Atlantico, con il
Canada e il Messico”. (fre)
181430 MAR 25