“La sospensione di Schengen è una
misura da applicare con estrema prudenza, in modo mirato e
commisurato al rischio effettivo rappresentato dalla possibile
infiltrazione di elementi pericolosi per la sicurezza nazionale,
non un ‘segnale’ per dar l’idea di rispondere ad altri fenomeni
cui non sono offerte risposte strutturali”. Lo afferma la
capogruppo Pd nella commissione Politiche europee del Senato
Tatjana Rojc, sulla sospensione di Schengen al confine tra Italia
e Slovenia.
“Esprimeremo le nostre posizioni – ha aggiunto la senatrice – su
questo e altri temi nella discussione in Parlamento in vista
della discussione preparatoria alla riunione del prossimo
Consiglio europeo. Certo è che la questione dei Balcani non può
diventare prioritaria per l’Italia solo quando si parla di
migranti o terrorismo. Qui si gioca una partita strategica per
noi e per tutta l’Europa e – conclude Rojc – merita tutta
l’attenzione possibile”.