“La fantomatica Stanza dell’Ascolto all’interno dell’ospedale Sant’Anna di Torino va chiusa. Lo ha stabilito il TAR dichiarando illegittimo il protocollo siglato dall’Azienda ospedaliera con le associazioni anti abortiste, su volontà diretta della giunta regionale. Un ringraziamento particolare va a Cgil provinciale e regionale e all’Associazione Se non ora quando che hanno studiato e presentato il ricorso, facendosi ‘portavoce’ di un movimento femminista ampio a difesa dell’autodeterminazione delle donne, delle scelte consapevoli sul proprio corpo, della sanità pubblica e libera. È una giornata importante questa perché rafforza la difesa dei diritti conquistati in decenni di lotte e che evidentemente non devono essere mai dati per scontati, ma soprattuto perché sancisce la difesa della legge 194 dagli attacchi antiabortisti della giunta piemontese che pensa di poter vergognosamente utilizzare fondi e strutture pubblici per sostenere la propaganda antiabortista di qualche associazione. Ora si investa davvero sui consultori familiari, sui percorsi rivolti alla salute delle donne, alla genitorialità consapevole, all’educazione sessuale alla contraccezione. La norma regionale che prevede la contraccezione gratuita per le giovani donne e le donne in fragilità economica è lettera morta da sei anni. Se la giunta regionale ha davvero a cuore il tema erba doni la logica del totobonus e investa in servizi e lavoro per le donne”.

Lo dichiarano la Vicepresidente del Senato Anna Rossomando e la Consigliera regionale Nadia Conticelli.


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