“La pronuncia della Corte Costituzionale sull’ergastolo “ostativo” muove dei rilievi alla disciplina vigente sottolineando la necessità di un ancoraggio agli articoli 3 e 27 della Costituzione e all’articolo 3 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, quanto alla possibilità di accedere ad alcuni specifici benefici durante l’espiazione della pena. Da sottolineare che la Corte rileva la necessità di provvedere da parte del legislatore, ma contestualmente adotta un provvedimento che preserva la disciplina vigente da conseguenze immediate nel sistema attuale di contrasto alla criminalità organizzata. Ora il Parlamento ha un anno di tempo per intervenire nel solco dei principi costituzionali così come ribadito dalla Corte, preservando l’efficacia e la peculiarità degli strumenti di contrasto alla criminalità di stampo mafioso e tenendo conto della natura del vincolo associativo di chi risponde di questi reati.”
Lo dichiara la responsabile Giustizia del Pd, Anna Rossomando.