“Ad oggi sono 61 i suicidi di detenuti
e 6 di agenti di polizia penitenziaria. Tra le cause
sovraffollamento, carenze di organico, fragilità psicologiche,
strutture fatiscenti. Ora smettetela di dire che avete ereditato
questa situazione, perché avete ereditato le norme che durante
l’emergenza Covid avevamo adottato per alleggerire le condizioni
carcerarie, con i diciotto mesi di detenzione domiciliare e con i
semi liberi, ma non le avete volute prorogare. Avete ereditato le
norme della riforma Cartabia in materia penale con la
sostituzione della pena detentiva in carcere con quattro anni di
detenzione domiciliare. Avete affossato la legge Siani sul ‘Mai
più bambini in carcere’. Quindi, se parliamo di che cosa avete
ereditato, voi avreste già ereditato tutto questo e molto altro,
ma non avete accettato l’eredità”. Lo ha detto in aula la
vicepresidente dem del Senato Anna Rossomando intervenendo sul
Decreto Carceri. Dopo aver letto una lettera di alcuni detenuti
sulle condizioni critiche nel carcere di Brescia, Rossomando ha
continuato “le pochissime norme che prevedete non entrano in
vigore immediatamente, sicuramente da un minimo di sei mesi a un
anno o due, assolutamente insufficiente è l’assunzione delle
mille unità spalmate, nulla sull’esecuzione penale esterna,
nessuna misura alternativa. E oltretutto intervenite sulla
liberazione anticipata, ma aggravandone il percorso. Non avete
neanche provato a discutere le proposte dell’opposizione, quindi
non c’è eredità che tenga, da oggi in poi la responsabilità è
solo ed esclusivamente vostra”.