“Purtroppo siamo di fronte all’ennesima attesa delusa e non sorprende che il decreto carceri presentato ieri in pompa magna dal ministro Nordio stia già raccogliendo molte critiche da operatori ed esperti del settore. In primis manca quel carattere di urgenza che pensavamo fosse indispensabile considerati i numeri drammatici dei suicidi e la stagione estiva. C’è in particolare il tema della liberazione anticipata che viene affrontato solo burocraticamente, mentre l’aumento delle telefonate è quasi simbolico e le assunzioni di personale sia dirigenziale che di polizia penitenziaria sono evidentemente un granello di sabbia. Capitolo a parte meriterebbe l’albo delle comunità, ma è evidentemente di là da venire. Da tutto ciò è evidente che gli effetti sulla popolazione carceraria saranno minimi. Serviva coraggio e invece è arrivato un decreto vuoto che cercheremo di riempire in Parlamento con le proposte concrete che già da tempo abbiamo avanzato. Chiediamo che il governo non si dimostri per l’ennesima volta sordo sul tema. Quanto alla nuova norma sul peculato per distrazione, lascerà ancora senza tutela i cittadini dagli abusi di potere, ovvero da condotte di prevaricazione che non comportano impiego di denaro, viceversa i sindaci, dopo la sventolata abolizione dell’abuso di ufficio, potrebbero essere, quali pubblici ufficiali, potenzialmente coinvolti dal nuovo reato”.


Ne Parlano