Il ddl del ministro Nordio “è una non-riforma”. Così Anna Rossomando, senatrice Pd e vicepresidente del Senato, al termine dei lavori della commissione Giustizia sul provvedimento. “Sull’abuso d’ufficio – afferma – si era già intervenuti sul 2020, e oggi gli interventi di cui hanno bisogno i sindaci sono altri, stanno nei nostri emendamenti, ma si va privare i cittadini di una tutela contro gli abusi di potere. Non c’è nulla di garantista in questa abolizione”. “Ci sono poi – aggiunge – delle proposte che la stessa non-riforma rinvia ad anni a venire perché mancano i magistrati. Non c’è nulla, di fatto, per far funzionare le riforme della scorsa legislatura. E sulle intercettazioni c’è un susseguirsi di provvedimenti che stanno creando un grande caos: è complicato anche per gli addetti ai lavori capire qual è la normativa vigente e, di nuovo, si interviene su qualcosa che era già stato disciplinato in senso garantista”. “Si sconfina in qualcosa che al contrario rischia di essere non garantista, perché il buio totale all’informazione non fa parte della cultura delle garanzie”, conclude.


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