“Ciò che abbiamo letto, e che i
relatori di questo incontro sapranno ben approfondire, alcuni
l’hanno vissuto. Tra questi Giacomo Matteotti, vittima di un
delitto di Stato”. Lo ha detto la vicepresidente del Senato,
Anna Rossomando, in apertura dell’evento ‘Giacomo Matteotti
nella storia d’Italia’ alla Sala Zuccari di palazzo Giustiniani,
a Roma.
Nel suo discorso, Rossomando ha ricordato che “il motivo per
l’omicidio di Matteotti fu il suo impegno nella politica per
riformare lo Stato. Sappiamo che la richiesta di Matteotti fu
l’atto finale della sua vita”, e che “il suo fu un discorso in
difesa della democrazia parlamentare”.
In chiusura, la senatrice ha attaccato il governo, ricordando
che i valori dell’antifascismo “sono alla base della
Costituzione”, che “non bisogna cambiare”, ma piuttosto “bisogna
difendere la figura del presidente della Repubblica”. Rossomando
ha anche denunciato i “maxi emendamenti senza esami di merito”,
l’eccesso di “voti di fiducia”, le “insidie ad autonomia e
indipendenza della magistratura” e le “minacce alla libertà di
stampa e di manifestare”.


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