“In una manovra che punta esclusivamente al galleggiamento, in tema di Giustizia e carcere non c’è assolutamente niente. In un anno segnato dai drammatici record di sovraffollamento e suicidi in carcere, la maggioranza non ha provveduto a mettere in campo nulla rispetto alla situazione degli istituti italiani, mentre continua una preoccupante escalation di attacchi e misure punitive contro la magistratura. Niente da registrare anche rispetto a tempi e velocizzazione dei processi, mentre aumentano i costi della giustizia che vanno a pesare direttamente sui cittadini, a partire dalla norma che prevede la mancata iscrizione al ruolo dei procedimenti civili in caso di omesso pagamento del contributo unificato, pregiudicando l’articolo 24 della Costituzione. Una misura che ha sollevato le giuste proteste dell’avvocatura. Dopo due anni e mezzo di legislatura è ormai evidente che il centrodestra non ha alcuna ricetta in tema di innovazione del comparto, non affronta l’emergenza carcere e anzi, con il decreto Caivano esempio chiarissimo, l’impostazione è rispondere a ogni emergenza sociale con l’introduzione di nuovi reati. Una deresponsabilizzazione di chi ha il ruolo di governo senza alcun progetto o pensiero in tema di pene alternative, recupero e reinserimento. Tutto l’opposto di quanto il ministro Nordio aveva ripetutamente sostenuto”.
Lo dichiara la vicepresidente dem del Senato, Anna Rossomando.


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