“L’otto marzo è soprattutto una giornata di mobilitazione per i diritti delle donne. E ricordare figure come le madri costituenti, come abbiamo fatto oggi a Chivasso, con lo scoprimento di targhe dedicate a tante protagoniste della nostra storia, significa esattamente ricordare i diritti per cui queste donne si sono battute. Lina Merlin, Teresa Noce, Angiolina Minella, Rita Montagnana, Emma Maria Arbore, Vincenza Castria. E poi Tina Anselmi, che nella sua lunga esperienza parlamentare e istituzionale, è stata anche la prima ministra donna e Ministra del Lavoro e poi della Sanità. Se oggi, tra i tanti, c’è un tema su cui porre l’accento penso sia proprio il lavoro. Anche se gli indici di occupazione femminile oggi segnano +, in Italia la percentuale resta di 13 punti inferiore alla media europea e il 70% delle nuove occupate è over 50, con un’evidente disparità rispetto alle giovani lavoratrici. Inoltre, anche nel caso di occupazione femminile, le condizioni di lavoro sono caratterizzate da stipendi significativamente inferiori a parità di condizioni, inaccessibilità alle posizioni apicali e a molti settori professionali. Part time involontari e occupazione precaria, lavoro di cura che resta prevalentemente a carico delle donne, sono tra le cause di disparità. Di certo resta centrale la lotta ai femminicidi, alla violenza, alle molestie sul lavoro, ma sappiamo che la parità inizia dalle condizioni economiche e di lavoro”.


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