“Oggi il mondo dell’edilizia è cambiato e un adeguamento normativo è fondamentale. Non si può far riferimento a norme risalenti agli anni Settanta, se consideriamo quanto sono cambiate ad esempio le città da allora ad oggi. Parliamo di rigenerazione urbana dove l’intervento del pubblico nel quadro degli investimenti è necessario. Come emerso oggi occorre garantire omogeneità di disciplina tra i territori. Servono poi norme chiare per sostenere professionisti e operatori economici per essere competitivi a livello internazionale. Rigenerazione urbana e consumo di suolo sono strettamente connessi e dunque alla base delle politiche ambientali. Dal dibattito di oggi è inoltre emerso come occorra dettare principi chiari e in questa linea si pone il disegno di legge a mia prima firma su rigenerazione urbana e consumo di suolo, il cui esame è attualmente in corso al Senato. Il nostro impegno sul consumo del suolo come Pd è chiaro, ora chiediamo che finalmente si arrivi all’approvazione di una legge per la cui applicazione sarà indispensabile il coinvolgimento di tutti gli operatori pubblici e privati a ogni livello. Il sostegno alle nostre imprese è la strada maestra per favorire la conversione ecologica e digitale. La politica deve fare delle scelte su dove indirizzare le risorse e leggi come questa dovrebbero essere una priorità restituendo un protagonismo al Parlamento che invece l’attuale governo con la sua maggioranza sta esautorando con la continua conversione di decreti, tra l’altro di dubbia urgenza”.
Così la vicepresidente dem del Senato Anna Rossomando intervenendo al convegno “Le nuove frontiere della rigenerazione urbana alla luce della recente giurisprudenza” organizzato dall’Ordine degli architetti PPC di Roma.