“Il testo di riforma del Csm approvato dalla commissione Giustizia della Camera e’ il frutto di un lavoro faticoso durato mesi, che ha dovuto superare molte insidie. Abbiamo evitato piu’ volte che la riforma venisse affossata e siamo soddisfatti di aver contribuito a introdurre contenuti innovativi utili ad accompagnare il necessario processo di auto rigenerazione della magistratura, mettendo il Parlamento al centro del percorso di riforma e dando seguito alle parole pronunciate dal presidente Mattarella nel discorso di insediamento”. Lo dichiara la vicepresidente del Senato e responsabile Giustizia del Pd, Anna Rossomando. “Nell’ottica di una maggiore contendibilita’ rientra l’introduzione della quota proporzionale nella legge elettorale con piu’ garanzie di parita’ di genere, perche’ il vero antidoto alle degenerazioni del correntismo e’ il confronto delle idee. Con lo stop alle nomine a pacchetto e la separazione tra disciplinare e nomine andiamo a contrastare gli accordi di potere, mentre con il diritto di voto degli avvocati nei consigli giudiziari introduciamo elementi di maggiore apertura e pluralismo. Contestualmente abbiamo sconfitto i tentativi di introdurre elementi incostituzionali e punitivi come l’ipotesi del sorteggio e la responsabilita’ civile dei magistrati. Ora e’ necessario portare a meta l’iter alla Camera per arrivare all’approvazione definitiva in Senato nei tempi che l’urgenza della riforma richiede”, nota.
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