“Maria Grazia Sestero, una dirigente politica del Partito comunista torinese intelligente, generosa, coerente e ironica, ci ha lasciato in questa notte di passaggio tra ciò che è stato e ciò che sarà. Il mio ricordo di Maria Grazia risale al liceo, quando noi ragazzi della Fgci fondammo e sostenemmo nel movimento degli studenti i “comitati studenteschi”, un organismo di democrazia diretta che voleva andare ben oltre i decreti delegati che nella loro formulazione avevano deluso molte aspettative. Maria Grazia, da assessora provinciale all’istruzione, ci convocava ufficialmente e ci scriveva, legittimandoci e riconoscendoci nell’istituzione scolastica. In questo c’era tanto del PCI che ha formato tanti di noi. E’ stata un riferimento autorevole e battagliero, laddove la dialettica più aspra comprendeva sempre l’ascolto dell’altro; aveva anche conosciuto mia madre in quel periodo formidabile e sfidante anche per i docenti nella scuola degli anni ‘70/80.
Attenta alla formazione dei giovani che potenzialmente sarebbero diventati la futura classe dirigente. Ricordo alla mia prima esperienza in consiglio comunale, nell’esporre una sua interrogazione, essendomi occupata dell’argomento, con mia sorpresa, mi disse: continua tu ora. E poi i dibattiti sul referendum delle riforme istituzionali del 2016; lei presidente dell’Anpi sosteneva il no, io il sì. Incontri pubblici vivaci, ma alla conclusione la sua frase nel salutarci: “tanto poi ci ritroveremo ancora nelle battaglie e nella costruzione della sinistra“. Le sue ultime e frequenti telefonate dopo la vittoria delle destre alle elezioni politiche; così preoccupate, ma pure già così richiedenti di forme di mobilitazione e di reazione da organizzare subito. E poi la militanza per l’emancipazione delle donne e per le libertà a cui abbiamo diritto; giornate nelle quali non mancava mai una battuta ironica e aneddoti che ci facevano sentire così vicine e anche così forti. Ciao Maria Grazia, fortissima compagna”.
Lo scrive sui social la vicepresidente dem del Senato, Anna Rossomando, ricordando Maria Grazia Sestero.