Per trovare un accordo sulla riforma della giustizia e sul Csm “la strada è sempre solo una, partire dal problema che si vuole risolvere e mettere da parte la tentazione di fare un manifesto, di piantare bandiere e bandierine”. Lo ha detto la responsabile Giustizia del PD Anna Rossomando a Radio anch’io. “Il problema è fermare la degenerazione del correntismo, gli accordi del potere per il potere. Come? Sapendo che non è la legge elettorale da sola che li blocca, ma ben altri interventi sul funzionamento del Csm”, ha chiarito la vice presidente del Senato aggiungendo: “Il sorteggio oltre che essere incostituzionale, anche nella forma temperata, non risolve il problema, perchè gli accordi di potere si possono fare lo stesso”. Per Rossomando, “affidarsi alla Sibilla cumana non credo risolva il problema”, ma con “apertura, non prevedibilità e quota proporzionale il problema può essere affrontato. Apertura, pluralismo, contendibilità e non prevedibilità dell’esito, questa è la questione, sapendo che non esiste un meccanismo elettorale perfetto”, ha sottolineato Rossomando.
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