Sia il Parlamento a decidere sui temi della riforma della giustizia. Lo dice all’AGI Anna Rossomando, responsabile giustizia del PD, a pochi giorni dalla decisione della Corte Costituzionale sui sei referendum presentati dal Partito Radicale e dalla Lega. “La posizione del Partito Democratico sui referendum in materia di Giustizia e’ sempre stata chiara e netta: nel massimo rispetto dell’istituto referendario e della partecipazione popolare, riteniamo che il luogo delle riforme sia il Parlamento. A maggior ragione su temi, come la Giustizia, su cui e’ difficile intervenire con misure esclusivamente abrogative come quelle promosse dal referendum”, spiega la vice presidente del Senato, che ricorda che “negli ultimi mesi e a maggior ragione in queste settimane, il Parlamento e’ stato protagonista dell’approvazione di riforme attese da anni e fondamentali per l’ottenimento dell’intero Pnrr, come le riforme del processo civile e del processo penale”. Proprio in questi giorni, sottolinea Rossomando, “e’ poi all’ordine del giorno del GOVERNO e del Parlamento un’altra riforma fondamentale e richiamata dal presidente MATTARELLA nel discorso di insediamento, quella del Consiglio Superiore della Magistratura. In questo provvedimento e’ contenuta una norma oggetto di uno dei quesiti referendari, quello sul voto degli avvocati nei consigli giudiziari. Questa e’ la dimostrazione che la politica e il Parlamento sono arrivati prima dei referendum segnando un protagonismo su riforme che tra lo scorso anno e quest’anno hanno trovato uno sbocco parlamentare atteso da anni. In ogni caso – conclude la parlamentare del PD – attendiamo rispettosamente il pronunciamento della Consulta sui referendum per arrivare a definire una posizione sulle singole questioni”.


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